Trascorrere il capodanno al Sud per molti può significare solo due cose: grandi abbuffate e parenti (le due cose generalmente coincidono!). Io, quest’anno, ho evitato entrambe, scegliendo come meta per festeggiare l’inizio del nuovo anno Salerno. Certo, tra sfogliatelle e babbà “qualche” peccato di gola c’è stato ma principalmente mi sono rilassata ammirando le stupefacenti Luci d’Artista. Dimenticate perciò, almeno per un anno, lo stress da veglione (cosa indossare, dove andare e tutte le inutili paranoie per la notte più costosa dell’anno) e godetevi questa bella manifestazione scendendo in strada senza troppo affanno.
La manifestazione ha ormai superato i 10 anni e si svolge, con successo, dalla metà di novembre alla metà di gennaio circa. Si può quindi scegliere il periodo più adatto alle proprie esigenze per visitare queste opere d’arte luminose!
Arrivati a Salerno, innanzitutto procuratevi presso uno dei vari infopoint una mappa della città con indicati i percorsi e i numerini delle varie istallazioni, imbracciate le macchine fotografiche e il gioco è fatto!
- Da dove cominciare?
Non c’è un inizio o una fine, tutto dipende da qual è il vostro punto di partenza! Scegliete un percorso e seguitelo, altrimenti zigzagare per la città vi porterà probabilmente a tralasciare delle luminarie. Stabilite dunque quale area della città visitare e in 3 giorni al massimo, senza utilizzare una sola volta i mezzi pubblici, riuscirete a completare il puzzle!
Le luci sono divise in 4 gruppi tematici, segnalati da cartelli in giro per la città con colori, nomi e simboli differenti e sono: il MITO, il SOGNO, il TEMPO e il NATALE. Il mio preferito? Senza ombra di dubbio il Mito, il percorso che più si lega alla storia e alle tradizioni di questa terra! A mio parere inoltre, è nel centro storico che si concentrano le luminarie più interessanti, vi suggerisco perciò di partite proprio da quelle, per poi dirigervi verso le aree periferiche.
La punta estrema del percorso è segnata a ovest dall’istallazione “Bouquet Floreali“

e, proseguendo verso il centro della città, si incontra la Villa Comunale con lo “Zoo che Vorrei” (tra i capolavori luminosi di questa edizione) e “Astri e Pianeti“ in Piazza Sedile del Campo. Da qui c’è poi l’imbarazzo della scelta, ovunque vi voltiate c’è qualcosa da vedere! Ai capolavori di quest’anno vanno aggiunti i “Miti del Mediterraneo“ in Piazza Flavio Gioia, alla quale si arriva quasi senza accorgersene, ritrovandosi all’improvviso sotto le acque del mare nel magico mondo delle sirene e di Nettuno, circondati da conchiglie, coralli e delfini. Un incanto!! Insieme agli animaletti della Villa Comunale, sono tra le istallazioni più affollate, ragion per cui vi consiglio di visitarle nei giorni infrasettimanali e di evitare weekend e festivi.
Tutti col naso all’insù per “Cielo siderale“, che copre quasi per intero il centro storico, via dei Mercanti e alcune vie laterali, e per le “Tradizioni della Costa d’Amalfi“, ovvero delle riproduzioni di giganti maioliche amalfitane, coloratissime, in Piazza Sant’Agostino.
Seguendo come guida il lungomare si va dai simpatici pinguini dell’Arenile di Santa Teresa (“Antartide“), alla Ruota Panoramica alla fine del Lungomare Trieste (costo 9€). Qui è stato allestito un mercatino natalizio di prodotti artigianali (si tratta per lo più di prodotti alimentari tipici delle varie regioni d’Italia) e se volete, tra un acquisto e l’altro, potete fermarvi ad ascoltare lo spettacolo di marionette dei F.lli Ferraiolo, divertente soprattutto per i bambini ma piacevole anche per i più grandi. I mercatini hanno luogo anche in altre piazze della città, come indicato sulla mappa che vi sarete procurati in uno degli infopoint allestiti appositamente per l’evento.

Personalmente le mie luminarie preferite sono state le “Costellazioni“ (Via Manzo, Via Diaz, Via Quaranta) ma non si può non restare estasiati da “Gli Spazi Infiniti“ che illuminano Corso Vittorio Emanuele e dalla “Stella Cometa“, nel piazzale antistante alla Stazione Centrale (Piazza Vittorio Veneto). La Stella e l’Albero in Piazza Sedile di Portanova sono quelli che definirei i selfie point di quest’edizione delle Luci d’Artista.
- Cosa fare di giorno prima che si accendano le luminarie?
Dal momento che lo spettacolo delle luminarie prende vita non appena fa buio (quindi intorno alle 17.30/18.00), è bene non sprecare il resto della giornata stando in casa. Come vuole la tradizione campana, hanno grande spazio i presepi di ogni forma e tipo. Ad esempio nella Sala San Lazzaro in via Duomo è esposto il presepe del Maestro Carotenuto, realizzato con sagome dipinte rappresentanti personaggi tipici della natività e personaggi della modernità, oppure in via Giovanni Guarna trovate la Mostra d’arte presepiale.
Il Chiostro del Museo Diocesano ospita invece le sculture di sabbia dei 4 artisti Aaron Ojeda (Spagna), Udo Ulrich (Germania), Rodrigo Ferreira (Portogallo) e Ferenc Monostori (Ungheria), ispirate dalla lettura della seconda enciclica di Papa Francesco “Laudato si'”. Il tema di quest’anno è dunque il rispetto dell’ambiente, della Terra come «casa comune», ben evidenziato dalla scultura raffigurante un Trump-iceberg che si sta sciogliendo per effetto del surriscaldamento globale, e dalle altre sand sculptures indicanti la scomparsa di biodiversità nelle acque, sulla terra e nel cielo. Il costo del biglietto è di 2€ ma con l’aggiunta di 1€ è possibile visitare anche il Museo Diocesano.
Infine, nei caratteristici Giardini della Minerva, quest’anno trovate lo spettacolo di luci “Lumina Minervae“, un’istallazione di luci, video e musica che ripercorre, all’interno del primo terrazzo del giardino, la storia della scuola medica salernitana. I tour con guida hanno luogo dalle 17.30 alle 19.30, hanno una durata di 30 minuti e in gruppi di massimo 50 persone. Il costo è di 3€ e insieme al biglietto riceverete un altro ticket per l’ingresso ai restanti terrazzamenti, al prezzo di 1,50€, dalle 9.30 alle 16.30.

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