MADRID inedita, itinerario non convenzionale della capitale spagnola

Uscire dai percorsi già battuti e andare alla ricerca di itinerari non convenzionali è l’obiettivo di ogni vero viaggiatore, e non solo. Per i motivi più disparati può capitare a chiunque di dover (o voler) tornare in una città che si è già visitata ed ecco allora che parte la caccia ai musei più improbabili, alle attrazioni meno conosciute e a tutto ciò che resta fuori dalle guide di viaggio tradizionali.

Questo post perciò è dedicato a Madrid e a tutti gli unconventional must da mettere in lista per chi è alle prese con un secondo soggiorno nella capitale spagnola o per chi vuole evitare i luoghi presi d’assalto dai turisti!

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                  Eremo di Sant’Antonio

Uno di questi must è l’Ermita de San Antonio de la Florida, spesso tagliato fuori dai tour classici, sebbene custodisca una vera chicca dell’arte spagnola. Complice di questa trascuratezza è senz’altro il fatto che a un primo approccio con la città si tende sempre a favorire i luoghi più caratteristici e rinomati, soprattutto per questione di tempo. Tuttavia se siete amanti dell’arte e volete arricchire il vostro viaggio con una rarità da intenditori, una visita a quest’eremo non può davvero mancare!

È piccolo e modesto, si trova lungo il Paseo de la Florida e individuarlo non è proprio facilissimo, specialmente perché le indicazioni scarseggiano. Ma non perdetevi d’animo! Per quanto spoglio e anonimo possa apparire all’esterno, tanto ricco e sorprendente è all’interno. Infatti la cappella dell’eremo è stata affrescata alla fine del ‘700 dal noto pittore Francisco Goya – delle cui opere è ricco il Museo del Prado. Si tratta di uno dei pochi luoghi in cui è ancora possibile ammirare i suoi capolavori nel contesto originale e per di più gratuitamente! Gli affreschi, inoltre, vegliano sulla tomba dell’artista collocata ai piedi dell’altare all’inizio del XX secolo. Peccato solo non poter scattare delle foto…

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Nel 1919 le spoglie di Goya furono riportate in Spagna da Bordeaux, dove l’artista trascorse l’ultimo periodo della sua vita. Quando il suo corpo fu esumato risultò inspiegabilmente mancante la testa.

E se dopo aver camminato in lungo e in largo sotto il sole vi venisse voglia di rilassarvi in un parco, magari adatto anche a chi viaggia con bambini al seguito che non sia il gettonato (e turistico) Parque del Retiro? La soluzione è il Madrid Rio Park: modernissimo, wheelchair-friendly e super attrezzato. Troverete campi da tennis e calcio, piste ciclabili, da pattinaggio, aree giochi, per fare skateboard o canottaggio sul fiume, ampi viali in cui passeggiare e fontanelle per rinfrescarvi.

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                                                                                                   Arganzuela Footbridge (esterno)
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                                                                                                   Arganzuela Footbridge (interno)

Questo vasto spazio ricreativo costeggia il Manzanarre, il quale bagna la capitale spagnola a ovest. Grazie a una serie di ponti, è possibile passare da una sponda all’altra e l’Arganzuela Footbridge è uno di questi. È il più lungo dei ponti di nuova progettazione ed è costituito da due coni avvolti da una struttura a spirale in grado di generare effetti di luce sempre diversi a seconda dell’ora del giorno. Per gli appassionati di architettura è una tappa irrinunciabile così come il vicino Matadero, un ex-mattatoio – come lascia intendere il nome – trasformato in un vivace polo culturale.

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Rappresenta uno dei progetti di riconversione urbana più ambiziosi e meglio riusciti a Madrid e negli edifici utilizzati fino agli anni ’90 come macello ora trovano posto spazi espositivi, una cineteca, un caffè-teatro, studi di registrazione, una biblioteca, centri conferenze e tutta una serie di ambienti in cui si svolgono workshop, laboratori, incontri, concerti. Insomma, non c’è spazio per la noia al Matadero, ogni giorno ci sono nuovi eventi in programma e per chi è in cerca di qualcosa che lasci il segno nel proprio soggiorno madrileno qui, a due passi dalla fermata della metro Legazpi, ce n’è per tutti i gusti!

Per concludere, ogni soggiorno in terra iberica che si rispetti ha bisogno di un pizzico di movida, meglio però se abbinata a una splendida vista su uno dei palazzi simbolo della città, come il Metrópolis. Il mio suggerimento è quindi quello di salire sulla terrazza panoramica del Circolo delle Belle Arti e di godersi il panorama, sorseggiando un bicchiere di sangria o di tinto de verano con in sottofondo della musica lounge. Comunque, a differenza degli altri luoghi menzionati qui sopra, il motivo per cui viene di solito scartata dagli itinerari è principalmente economico: se si somma il prezzo del biglietto dell’ascensore per raggiungere il settimo piano (4€) a una consumazione – non obbligatoria – , il costo di questa esperienza si aggira sui 15€.

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                                                                                              Vista dalla terrazza del Circulo de Bellas Artes

Non ha niente a che vedere con i tipici tapas bar, dove con pochi euro si mangia molto e bene, ma soprattutto all’alba o al tramonto salire fin quassù vale davvero la pena! Unico avvertimento: preparatevi a una lunga coda all’ingresso soprattutto nei weekend.

 

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