Fino a qualche tempo fa, Alicante era considerata la sorella minore di Valencia, la cugina sfortunata di Girona. Negli ultimi anni, invece, ha assistito a un vero e proprio boom turistico, mettendo a segno la sua piccola rivincita. Infatti, da un lato, ha puntato sul rinnovamento urbanistico, dall’altro ha investito moltissimo sulle compagnie low cost, rilanciando la sua immagine come meta di vacanza.
Per visitarla – a meno che non si voglia fare la classica settimana o più di solo mare – basta un weekend. Ecco dunque le cose da fare in un fine settimana ad Alicante!


1. Passeggiare lungo la Explanada de España
Il lungomare di Alicante, ovvero il Paseo o Explanada de España, è uno dei luoghi più emblematici della città. È decorato con oltre 6 milioni di tessere di marmo bianche, rosse e bluastre che danno vita a un motivo a onde dall’effetto un po’ disorientante per una lunghezza totale di circa 600m. Oltre a passeggiare e a rilassarsi sotto le palme che la fiancheggiano, si possono fare acquisti di prodotti artigianali nelle bancarelle che tradizionalmente la popolano, soprattutto d’estate, e ammirare edifici gli storici che si srotolano sul fronte opposto alla spiaggia come Casa Carbonell.
2. Assaggiare l’arroz alicantino

No, non è una paella! È chiamato arroz a banda, lett. “riso a parte”, o del senyoret, del signorino, a seconda del modo in cui viene trattato il pesce che contiene. Si distingue per il colore rossiccio e si tratta di un’antica ricetta di pescatori.
Il riso viene cucinato in un brodo di pesce con peperone crusco, ma separatamente dal pesce il quale viene invece mangiato in un secondo momento – a parte, appunto. Quello del senyoret (in foto) è simile ma a differenza dell’arroz a banda contiene gamberi già sgusciati, cernia o calamari già a pezzetti. Ecco spiegato il perché del “signorino”.
3. Scoprire El Barrio, il vecchio centro storico di Alicante
La città vecchia di Alicante è nota anche come El Barrio o Barri Vell de Santa Veu e, come tutti i centri storici antichi, è caratterizzata da stradine strette, piccoli negozi e tapas bar, ma anche gallerie d’arte e design.
Di giorno in questa zona della città regna il silenzio, l’atmosfera è rilassata e lenta, ma di notte il quartiere si trasforma nel cuore della movida. La musica risuona fuori dai locali, la gente si affolla ai tavoli e lungo le vie fino a tardi. Tra i punti d’interesse, si possono ammirare la Basilica di Santa Maria, realizzata in stile gotico valenciano, il Museo delle Belle Arti, il Palazzo del Municipio e il MACA.
4. Visitare il MACA – Museo d’arte contemporanea di Alicante
Come dicevo, il Museo d’arte contemporanea di Alicante è uno dei punti di interesse della città ma prima di partire non lo immaginavo minimamente.
Il MACA è un luogo davvero sorprendente, al quale ammetto di essermi approcciata con un misto di scetticismo e opportunismo. Durante il mio soggiorno ad Alicante, infatti, il caldo e l’umidità sono stati davvero insopportabili e il bisogno di trovare un rifugio fresco ha fatto sì che visitassi questo museo (gratuito!) che – pur essendo io un’amante dell’arte – non avevo in programma di visitare. Ed è proprio in questi casi che… Boom! Arriva la sorpresa!







Il nucleo dell’Istituzione è la collezione dello scultore alicantino Eusebio Sempere. Accanto a questa, però, oggi ospita un ricco patrimonio di opere d’arte contemporanea tra cui spiccano i nomi di Picasso, Dalì, Bacon, Vasarely e poi ancora Juan Muñoz, Miquel Barceló, Richard Serra… Insomma, sono entrata per un po’ di refrigerio e ne sono uscita dopo due ore appagata oltre ogni aspettativa.
5. Visitare il Castello di Santa Bárbara
La visita al Castello di Santa Barbara è d’obbligo ad Alicante ma, in tutta onestà, pur essendo uno dei più grandi del Paese non è il migliore che vedrete nella vostra vita. Tuttavia, osservare il panorama da qui è indubbiamente bello e giustifica la salita.



La fortezza sorge sull’antico nucleo arabo della città, sul promontorio di Benacantil, e si distribuisce su 3 livelli relativi alle diverse epoche di costruzione. È raggiungibile a piedi, in auto, in bus o via ascensore, come nel mio caso, pagando poco più di 2€.
6. Immergersi tra i profumi del Mercato centrale
Ha festeggiato i suoi 100 anni nel 2022 ed è senza dubbio un luogo dove utile e dilettevole si mescolano. Si tratta di un mercato coperto su due piani nel quale si possono acquistare carne, pesce, formaggi e dolci tipici, così come fiori, souvenir, caffè, tè e spezie.
Per un pasto veloce, si può comprare qualcosa da portare via e da mangiare in spiaggia o in giro per la città. A poca distanza è possibile raggiungere anche la Plaza de Toros, i resti del Castello di San Ferran e il Museo de los Fogueres.

Un consiglio: per affrontare al meglio la visita e cominciare la giornata con energia e gusto, concedetevi una ricca colazione da Goodita in Calle de S. Augustì. Potete trovare prodotti artigianali, sani, freschi, senza zuccheri aggiunti, ma soprattutto buonissimi! E poi, solo dopo aver ordinato, ho scoperto che si tratta di una caffetteria/ristorante gestita da due italiani, Antonio e Ginevra, dove quindi oltre che mangiare bene si può anche scambiare una piacevole chiacchiera.





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